Azioni o ETF? Differenze e cosa conviene a un principiante
Introduzione
Chi inizia a investire si trova spesso davanti a un dubbio fondamentale: meglio puntare sulle singole azioni o sugli ETF (Exchange Traded Fund)?
Entrambe le soluzioni hanno vantaggi e limiti. Le azioni offrono l’emozione (e il rischio) di investire in singole aziende, mentre gli ETF permettono di diversificare con maggiore semplicità.
In questo articolo vediamo le differenze principali tra azioni e ETF, con esempi pratici e consigli su quale conviene a un principiante nel 2025.
Cosa sono le azioni
Le azioni rappresentano una quota di proprietà di un’azienda.
Acquistando azioni, diventi socio della società e puoi guadagnare in due modi:
- Apprezzamento del prezzo: se il valore dell’azione sale.
- Dividendi: una parte degli utili distribuiti agli azionisti.
Vantaggi delle azioni
- Potenziale di rendimento molto alto.
- Possibilità di investire in aziende che conosci e in cui credi.
- Dividendi come entrata passiva.
Svantaggi delle azioni
- Rischio elevato: il valore può crollare in poco tempo.
- Richiedono analisi e conoscenze di mercato.
- Non garantiscono diversificazione: puntare su poche aziende aumenta il rischio.
Cosa sono gli ETF
Gli ETF (Exchange Traded Fund) sono fondi quotati in Borsa che replicano un indice di riferimento (es. S&P 500, MSCI World).
In pratica, comprando un ETF acquisti centinaia o migliaia di titoli in un colpo solo.
Vantaggi degli ETF
- Diversificazione immediata: con un solo strumento investi in molte aziende.
- Costi bassi: commissioni molto più basse rispetto ai fondi comuni.
- Semplicità: non serve analizzare singole aziende.
Svantaggi degli ETF
- Rendimento medio: non avrai i picchi di guadagno di singole azioni di successo.
- Può contenere anche aziende che non ti interessano.
- Comunque soggetti a rischio di mercato.
Differenze principali tra azioni e ETF
| Caratteristica | Azioni | ETF |
|---|---|---|
| Rischio | Alto | Medio-basso (grazie alla diversificazione) |
| Rendimento potenziale | Molto alto, ma incerto | Stabile nel lungo periodo |
| Competenze richieste | Analisi approfondita | Minime |
| Diversificazione | Solo se compri tante azioni | Automatica |
| Costi | Commissioni per ogni operazione | Commissioni basse (TER 0,1–0,3%) |
Esempio pratico
- Marco investe 1.000€ in azioni Tesla.
Se Tesla raddoppia di valore, Marco ha 2.000€. Ma se cala del 50%, il capitale si dimezza. - Anna investe 1.000€ in un ETF MSCI World.
Il rendimento medio annuo è del 6–7%: in un anno guadagna circa 60–70€. Meno emozionante, ma più stabile e sicuro.
Cosa conviene a un principiante nel 2025
Per chi è all’inizio, la scelta migliore sono quasi sempre gli ETF globali.
Perché?
- Permettono di iniziare con piccole somme.
- Richiedono poca esperienza.
- Offrono rendimento medio ma stabile nel tempo.
Le azioni possono essere un secondo passo, quando hai già esperienza e vuoi diversificare parte del capitale in aziende specifiche.
Strategie miste
Molti investitori usano una strategia mista:
- 80% del portafoglio in ETF globali (per sicurezza e stabilità).
- 20% in azioni singole di aziende di interesse (per cercare rendimenti più alti).
Errori da evitare
- Pensare che le azioni siano sempre più redditizie: senza esperienza, il rischio di perdere è alto.
- Comprare troppi ETF diversi: meglio uno o due ben diversificati.
- Cambiare continuamente strategia: serve costanza.
Collegamenti con altri articoli
- ETF per principianti: cosa sono e come funzionano
- PAC vs investimento unico: cosa conviene di più?
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Conclusione
La differenza tra azioni e ETF sta tutta in rischio e semplicità:
- Le azioni offrono grandi opportunità, ma anche grandi rischi.
- Gli ETF sono la scelta più sicura e pratica per chi inizia.
Per un principiante nel 2025, la strada consigliata è partire con ETF globali e solo in seguito sperimentare con singole azioni.
L’importante è ricordare che investire non è una scommessa, ma una maratona: costanza e disciplina sono la vera chiave del successo.


