PAC vs investimento unico: cosa conviene di più?
Introduzione
Chi vuole iniziare a investire si trova spesso davanti a una domanda cruciale: meglio investire tutto subito o procedere poco alla volta con un PAC (Piano di Accumulo Capitale)?
Entrambe le strategie hanno vantaggi e limiti. La scelta dipende da obiettivi, orizzonte temporale, livello di rischio che sei disposto ad affrontare e disponibilità economiche.
In questo articolo analizziamo i due approcci con esempi concreti e vedremo in quali casi conviene l’uno o l’altro.
Cos’è un PAC (Piano di Accumulo Capitale)
Definizione semplice
Un PAC consiste nell’investire piccole somme a intervalli regolari (es. 100€ al mese per 5 anni) in strumenti come ETF o fondi.
Vantaggi
- Riduce il rischio di entrare sul mercato “nel momento sbagliato”.
- Aiuta a creare disciplina e abitudine al risparmio.
- Adatto anche a chi non ha grandi capitali iniziali.
Limiti
- Richiede tempo per costruire un capitale significativo.
- In periodi di forte crescita del mercato, rende meno dell’investimento unico.
Cos’è l’investimento unico (lump sum)
Definizione semplice
Consiste nell’investire tutto il capitale disponibile subito in un unico momento (es. 10.000€ investiti oggi in un ETF globale).
Vantaggi
- Se il mercato sale, si beneficia subito della crescita.
- Più semplice: un solo versamento.
- Statistiche storiche mostrano che sul lungo periodo spesso rende di più del PAC.
Limiti
- Maggior rischio: se il mercato scende subito dopo, la perdita è immediata.
- Richiede disponibilità di capitale subito.
Confronto pratico
Scenario 1: investire 12.000€
- PAC: 1.000€ al mese per 12 mesi.
- Investimento unico: 12.000€ subito.
👉 Se il mercato cresce costantemente durante l’anno, l’investimento unico vince.
👉 Se il mercato oscilla o scende, il PAC mitiga le perdite e riduce il rischio.
Scenario 2: lungo periodo (10 anni)
- Statistiche mostrano che nel 70% dei casi l’investimento unico ha reso di più del PAC.
- Tuttavia, il PAC ha permesso di entrare in modo più sereno a chi temeva la volatilità.
Quando conviene il PAC
- Se non hai grande capitale iniziale.
- Se vuoi ridurre l’impatto emotivo delle oscillazioni di mercato.
- Se preferisci costruire l’abitudine a investire mese dopo mese.
Quando conviene l’investimento unico
- Se hai già un capitale significativo disponibile.
- Se l’orizzonte temporale è molto lungo (10–20 anni).
- Se sei disposto a tollerare oscillazioni anche forti nel breve periodo.
Approccio ibrido
Molti investitori scelgono una via di mezzo:
- investire subito una parte del capitale (es. 50%),
- destinare il resto a un PAC nei mesi successivi.
In questo modo sfruttano la crescita potenziale del mercato, ma riducono il rischio di entrare tutto in un momento sbagliato.
Errori da evitare
- Aspettare troppo: cercare “il momento perfetto” porta spesso a non investire mai.
- Cambiare strategia continuamente: il segreto è la costanza.
- Non considerare il proprio profilo di rischio: ogni scelta deve essere coerente con obiettivi personali.
Collegamenti con altri articoli
- ETF per principianti: cosa sono e come funzionano
- Come iniziare a investire piccole somme nel 2025
- Rischi comuni negli investimenti e come evitarli
Conclusione
Non esiste una risposta unica a PAC vs investimento unico: la scelta dipende da capitale disponibile, orizzonte temporale e propensione al rischio.
- Se hai liquidità subito e pensi al lungo periodo, l’investimento unico tende a rendere di più.
- Se preferisci sicurezza psicologica e gradualità, il PAC è la scelta migliore.
La regola d’oro è iniziare: tenere i soldi fermi sul conto corrente è quasi sempre la scelta peggiore, perché non producono valore e perdono potere d’acquisto con l’inflazione.
